SESTIER DE CASTELO

Santa Giustina di Padova, martire

CONTRADA

S. GIUSTINA

ricorrenza il giorno 7 ottobre del calendario liturgico veneziano

Santa titolare della chiesa:  SANTA GIUSTINA

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Le più antiche testimonianze del culto del martirio di Giustina risalgono al secolo V, mentre le notizie biografiche non sono più antiche del secolo XI. Venanzio Fortunato la ricorda piú volte nelle sue opere: "Si Patavina tibi pateat via, pergis ad urbom; huc sacra Iustinae, rogo, lambe sepulcra beatae"; "Justina Patavi, Euphemiam huc Calchedon offert".

Il suo culto è attestato a Rimini in un'iscrizione del sec. VI-VII, e a Como il vescovo Agrippino le dedicò un oratorio nel 617 come anche ricorda l'iscrizione dedicatoria che vi si trova murata.

In contrasto con queste sicure notizie, le fonti letterarie  conservate in numerosi codici a partire dal secolo XII e sparsi in molte biblioteche italiane ed estere, sono "sublestae fidei et subditicia", e raccolgono le tradizioni esistenti in quell'epoca sulla Santa. Secondo questi scritti Giustina, appartenente ad una famiglia padovana di condizione agiata, durante la persecuzione di Diocleziano, venne arrestata per la sua fede, quindi condotta al tribunale di Massimiano.

Non riuscendo né con blandizie, né con minacce a farla apostatare, il giudice la condannò alla pena capitale, che venne eseguita il 7 ottobre del 304. In seguito il corpo della martire fu sepolto fuori del pomerio, ad oriente della città, nei pressi del teatro romano.

La grande basilica fatta costruire in seguito da Opilione sopra il sepolcro di Giustina si conservò fino al 1117, quando un terribile terremoto la distrusse completamente. I monaci benedettini che già officiavano la chiesa, forse fin dal secolo VIII, la ricostruirono prontamente anche se meno splendida della prima, ma sorta e rapidamente propagatasi la Congregazione Benedettina di S. Giustina, fondata appunto nella chiesa della santa da Ludovico Barbo nel 1418, i monaci costruirono in onore della martire un tempio piú degno che, iniziato nel 1521, fu completato nel 1587. Sotto l'altare maggiore della chiesa, nel 1627 fu collocato il corpo di Giustina in una doppia cassa di piombo e di cipresso coperta da un velo d'oro.

La diffusione della Congregazione Benedettina di S. Giustina, che elesse la martire come sua speciale patrona, insieme con San Benedetto, contribuí grandemente a propagare il suo culto in Italia e in Europa. In modo particolare la Repubblica di Venezia la elesse a speciale patrona di tutti i suoi domini, dopo la grandiosa vittoria navale di Lepanto, che venne riportata nel 1571, il giorno festivo dedicato alla Santa; da allora, a perenne riconoscenza la Zecca di Stato iniziò a coniare le Giustine, attività che continuò ininterrottamente fino alla caduta della Repubblica, nelle quali era inciso il motto: "Memor ero tui Justina Virgo".

 

Santa Giustina
L'iconografia ufficiale ritrae la Santa con in mano la palma del martirio.

 

Santa Giustina

L'etimologia del nome Giustina deriva da latino: "onesta" e "proba".