Ospeai & Ospissi |
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Nel 1187 Gerardo, arcivescovo di Ravenna, donava al potente Ordine dei Cavalieri del Tempio alcuni terreni acquitrinosi in Venezia, in una località allora eloquentemente chiamata fossaputrida, dove essi vi costruirono un ospeal ed una chiesa. Sopraggiunse il 1312, anno in cui i Templari, aggrediti dal Re di Francia Filippo il bello, vennero infine sciolti da Papa Clemente V e, per suo decreto dato al Concilio di Vienna, nella spartizione delle imponenti sostanze dell'Ordine, una casa (non propriamente definita come ospedale) e la chiesa di San Zuane del Tempio a Venezia furono assegnate ai Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme. Nel 1313, un anno dopo lo scioglimento dei Templari, si presentò innanzi al Dose Giovanni Soranzo il Priore dell'Ordine Gerosolimitano (detto di Ordine di Malta), fra' Niccolò da Parma, per chiedere ufficialmente alla Repubblica che i beni in precedenza appartenuti ai Templari in città fossero riconosciuti in possesso dell'Ordine, richiesta che venne accolta senza difficoltà. Ciò fatto, la chiesa cambiò nome, divenendo San Zuane de Malta. L'ospeal di cui qui si tratta, viene però ricordato per la prima volta in un documento del 1338, dove si trova annotato che ad esso erano associate le rendite di beni esistenti al Lido, a Malamocco e nella Trevisana e che l'Istituzione era posta sotto la protezione di Santa Caterina. Resta tuttavia abbastanza incerto se l'ospeal fosse effettivamente gestito dall'Ordine Gerosolimitano oppure, come invece appare più probabile, fosse nelle mani di un gruppo di probi cittadini. Tale dubbio è corroborato da un documento del 1360, dove tale Giovanni di Nicolò Foscari trasmetteva la proprietà dell'ospeal (qui indicato come "nuovamente edificato") al Cavaliere fra' Napoleone Tiberti, Prior Gerosolimitano a Venezia. E' da questo momento che l'Ordine manterrà ufficialmente la proprietà dell'ospeal fino alla sua chiusura, seppure con poche memorie in merito alla sua non lunghissima attività; fra queste una carta del 1427 dove il Prior, fra' Nicolò Orsini, romano, elesse tale Lorenzo Palese e Lucia sua moglie a custodi dell'ospeal medesimo, con l'incarico di tenervi allestiti i letti necessari per l'alloggio di pellegrini. L'attività dell'ospeal volse a conclusione nel 1445 quando, in base ad una convenzione stipulata fra il Prior Gerosolimitano, fra' Lorenzo Marcello, con la Schola de devozion di San Zuane Battista e la Schola nathional dei S'ciavoni, la porzione del pian terreno che si trovava occupata dall'ospeal venne inglobata nella costruzione della nuova Schola nathional. Nel 1451 un nuovo documento perfezionò ulteriormente l'accordo precedente, così che alla Schola nathional dei S'ciavoni il Prior Gerosolimitano concesse anche l'uso della sala al primo piano dell'ospeal. Veniva inoltre permesso alla stessa di drizar (innalzare) un altare nella chiesa di San Zuane dei furlani, dedicato ai protettori della comunità Dalmata, i Santi Giorgio e Trifone, ed infine di poter seppellire i confratelli in alcune arche rese disponibili in chiesa. Ancora oggetto di riflessione la sua vera provenienza, al centro della facciata della Schola nathional dei S'ciavoni è visibile, posta al di sopra dell'altorilievo raffigurante San Giorgio e il drago, un secondo altorilievo che rappresenta la B.V. Maria con San Giovanni Battista (Schola de devozion de San Zuane Battista), un Cavaliere Gerosolimitano in ginocchio e Santa Caterina (ospeal de Santa Caterina).
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