L'Arte degli
spitieri da medicina e gli aromatari (o semplicisti)
riuniva i
farmacisti e gli erboristi che preparavano medicine di vario genere: estratti,
sciroppi, succhi, anche tinture. Inoltre, in poche e selezionate spezierie
teriacanti veniva
preparata la rinomata medicina venduta in tutta Europa: la famosa
teriaca o triacà, la cui ricetta sommava 64
ingredienti. La fabbricazione era rigidamente controllata, per evitare contraffazioni gli
spitieri da medicina la
potevano vendere solo se ad ogni operazione avessero
presenziato anche i Soprastanti all'Arte; una volta completato l'intruglio, il
prodotto veniva chiuso in un bossolo di piombo, con marchio e data, e
quindi depositato presso l'ufficio della Giustizia Vecchia. Nel 1773 la statistica contava: 90
capimaestri, 30 garzoni, 60 lavoranti; 90 botteghe e 90 inviamenti. |