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L'arte dei testori de pani de seda, chiamati
in città anche
samiteri,
riuniva gli artigiani che producevano stoffe di seta e oro e
costituivano una delle Arti fra le più prestigiose di
Venezia. Dell'ampia produzione tessile erano particolarmente famosi gli
sciamiti
(la "samis"): pesanti e pregiatissime stoffe
ornamentali a due orditi e con almeno due trame in diagonale, quasi sempre impreziosite da eleganti decorazioni fatte
utilizzando fili d'oro o in
lega con l'argento.
La produzione di seta aveva un'antica tradizione a
Venezia, ma ricevette un grande impulso nel 1300 con l'arrivo dei
tessitori guelfi transfughi dalla città di Lucca, stimolando anche la crescita di
altre Arti: i tentori e
i bati e tira oro.
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Istituzione |
capitolare del 1262, riformato nel 1265.
29 dicembre 1488 dal
Consiglio dei Dieci |
Colonnelli |
filadori de seda (separatisi
nel 1360); testori o senza
pelo (tessitori del raso);
veluderi o da pelo (tessitori del velluto, separatisi nel 1347) |
Sede |
in campo de l'Abazia |
Mariegola |
originale
conservato presso la Civica Biblioteca Correr, Venezia. Altra
documentazione presso l'Archivio di Stato, Venezia; Biblioteca Nazionale
Marciana, Venezia |
Insegna |
olio su tavola del 1729, conservata presso
il Museo Correr, Venezia |
Condizione |
Scuola "aperta" |
Arte |
di consumo e commercio |
Patrono |
San Cristoforo
(la sede ai Gesuiti); Beata Vergine Annunziata (la sede a Santa Maria della Misericordia) |
Chiesa |
Gesuiti (in precedenza:
Crosechieri) |
Altare |
primo a destra, con pala di
J. Palma il Giovane che raffigura l'Angelo Custode e angeli che
trasportano anime |
Magistrature
di controllo |
Consoli dei Mercanti
(per i lavori interni e forestieri)
Officio di la seda (per i lavori)
Cinque Savi alla Mercanzia (commercio e lavori forestieri)
Provedadori sora Dazi (per i lavori foresti)
Colegio
a la Milizia da Mar (gravezza pubblica) |
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