L'Arte dei
bareteri riuniva gli artigiani
che fabbricavano e vendevano berrette in lana e in
cotone. Grazie alla fama in breve acquisita in tutto il Levante per le
tinture, realizzate con finezza, e per la durevolezza di colore,
l'Arte forniva una vasta clientela, sia di berrette
per i marinai, che quelle per l'uso casalingo, utili per affrontare i rigori
dell'inverno. Tra gli obblighi previsti, i bareteri dovevano impegnarsi a non spacciare le
berrette toscane per inglesi; a non garzare e cimare le berrette
grigie per due volte, prima della tintura. L'Arte divenne autonoma nel 1677
ma il nuovo status portò con sè l'imposizione di tasse
più alte di quelle che venivano richieste quando ancora erano uniti ai
marzeri.
La statistica del 1773
contava: 27 capimaestri, 1 garzone, 11 lavoranti; 7 botteghe. |