schola picola

bareteri

SESTIER DE

CASTELO

L'Arte dei bareteri riuniva gli artigiani che fabbricavano e vendevano berrette in lana e in cotone. Grazie alla fama in breve acquisita in tutto il Levante per le tinture, realizzate con finezza, e per la durevolezza di colore, l'Arte forniva una vasta clientela, sia di berrette per i marinai, che quelle per l'uso casalingo, utili per affrontare i rigori dell'inverno. Tra gli obblighi previsti, i bareteri dovevano impegnarsi a non spacciare le berrette toscane per inglesi; a non garzare e cimare le berrette grigie per due volte, prima della tintura. L'Arte divenne autonoma nel 1677 ma il nuovo status portò con sè l'imposizione di tasse più alte di quelle che venivano richieste quando ancora erano uniti ai marzeri.

La statistica del 1773 contava: 27 capimaestri, 1 garzone, 11 lavoranti; 7 botteghe.

CONTRADA

S. BIASIO

AI FORNI

 

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Arti de vestirse


spòstite a la strica de le

Arti e Mistieri

par saverghene de più ...

 

COMUNE DI VENEZIA "Arti e mestieri nella Repubblica di Venezia",

pag.102, Verona 1980

 

 

Istituzione

nel 1475 si raccolgono in corporazione

Colonnelli

dopo che nel 1506 chiesero di esserne divisi, nel 1530 viene ordinato che rimangano uniti con l'Arte dei marzeri , tuttavia nel 1677 essi ritornarono autonomi.

Sede

in chiesa San Biasio

Mariegola

copia presso l'Archivio di Stato, Venezia

Insegna

smarrita

Condizione

Scuola "aperta"

Arte

di consumo e commercio

Patrono

Assunzione della Beata Vergine Maria

Chiesa

San Biasio

Altare

 

Magistrature

di controllo

Provedadori sora la Giustizia Vechia (disciplina ed economia)

Provedadori a la Milizia da Mar (gravezza pubblica)