Ospeai & Ospissi

Ospissio Badoer

SESTIER DE

 S. POLO

La storia.

La tradizione vuole che la fondazione della chiesetta di San Zuane Evangelista risalga all'anno 970 circa, ad opera della nobile famiglia Badoer, anticamente chiamata Partecipazio, originaria di Pavia, che ottenne in concessione dalla Repubblica l'area che si estendeva da Ca' Balbi fino al ponte de la latte, che scavalca il rio de San Zuane Evangelista dove questi sbocca in rio marin.

Conclusa la costruzione dell'edificio religioso e della Ca' di famiglia, i Badoer portarono a compimento in breve tempo anche un ampio ospissio, dislocato non molto distante dalla sua sede attuale, dove fino al 1582 il Prior che veniva eletto, a vita, a reggere la gestione dell'edificio doveva essere esclusivamente un membro della famiglia. Il suo compito era quello di provvedere a fornire le cibarie alle ricoverate, corrispondendo anche una somma di sei ducati annui ciascuna.

La schola granda de San Zuane Evangelista, che esisteva già dal 1261, consenzienti i Badoer nel 1307 trasferì la sede presso la chiesa di San Zuane Evangelista ed aumentato in breve tempo il prestigio e la dimensione dell'attività di beneficenza, chiese ai Badoer di poter disporre dei locali dell'ospissio per demolirli e costruire al suo posto la sede della schola. La famiglia diede il suo assenso nel 1340, ottenendo però dai confratelli che l'ospissio venisse ricostruito in prossimità della sede originaria, cosa che pare venisse completata nel corso del 1349. Probabilmente, la schola granda potè disporre dei locali del nuovo ospissio almeno fino al 1414, poichè l'altro edificio, quello destinato alle adunanze, venne ultimato solo nel 1453.

Dopo la caduta della Repubblica, nel 1804 i sette superstiti della famiglia Badoer approvavano i "Capitoli ed obblighi da essere inviolabilmente osservati dalle povere dell'Ospitale di S. Giovanni Evangelista juspatronato della nob. famiglia Priorato-Badoer".

Nel frattempo, per effetto dei decreti napoleonici, nel 1806 la schola granda venne soppressa, con l'edificio che rischiò seriamente di essere raso al suolo, e tutti i suoi beni avocati al Demanio. L'ospissio invece continuò la sua attività assistenziale senza subire particolari interferenze da parte degli invasori francesi. Nel 1840 il penultimo Badoer, Rizzardo, ne reggeva ancora le sorti, finchè nel 1865 subentrò Pier Giustinian Badoer che nel 1878 rinunciava ad ogni pretesa da parte della famiglia, consegnando nel 1885 l'ospissio alla "Congregazione di Carità" assieme ad un piccolo capitale corrispondente agli oneri di culto e di beneficenza.

Oggi l'ospissio dipende dalla Casa di Ricovero dei Santi Giovanni e Paolo (complesso ricavato dal nuovo uso al quale è stato destinato l'antico ospedaeto) e dispone di tredici camere.

 

L'edificio.

Va notato che l'ospissio forma parte integrante del vasto complesso architettonico che comprende: la schola granda de San Zuane Evangelista, la chiesetta omonima, Ca' Badoer e il suo giardino.

Da parte sua, l'ospissio rappresenta probabilmente il migliore esempio esistente in città di antica edilizia destinata ad un uso collettivo. In esso si ritrovano infatti funzionalmente uniti tanto gli spazi destinati agli usi comunitari che quelli pensati per l'uso del singolo assistito.

Posto a ponte sulla sottostante calle de la laca, costituendo così il sotoportego de la laca, l'ospissio idealizza con forza il ruolo di confine che gli è proprio, evidenziano i rapporti di relazione intercorrenti fra la comunità interna e quella più ampia costituita dal complesso Badoer.

La sua planimetria, di grande semplicità, è costituita dal piano terra con magazzini individuali e da un primo piano dotato di un ampio spazio centrale pubblico, che funziona da distribuzione e da due allineamenti laterali di stanze individuali, ciascuna dotata di un focolare, comodità che all'esterno è denunciata dalla fila delle solide canne fumarie.

Lo spazio centrale (derivazione in piccolo della funzione svolta dal portego nelle Ca' nobiliari e della ricca borghesia) serve anche per l'accesso al piccolo oratorio, sito sopra il sotoportego de la laca, precisamente nel lato che guarda verso l'interno del complesso. Sotto alla bifora architravata è incisa la seguente iscrizione in caratteri gotici:

 

M C C C C X I I I I IN TEMPO DEL EGREGIO E NOBEL HOMO MIS NICOLO' BADOER PRIOR

FO QUESTO LUOGO DEL MESE DE AGOSTO PRINCIPIATA QUESTA FABRICA E COM

PIUDA DI BENI DELA SCUOLA DI BATUDI DE MIS[sier] S[an] ZUANE EVANGELISTA PER

LA CONCESSION FATA A LA DITA SCUOLA PER LO DITO MIS[ier] LO PRIOR DE L'HOSPEDAL

ET DELA RIVA CHE HERA SOTO LA CAXA DELA DITA SCUOLA

 


 

CONTRADA

S. STIN

SOTOPORTEGO

DE LA LACA

 

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ti xe un forastier inluminà ?

va a véder la

schola granda

va a lezer del

complesso Badoer


 daghe 'n'ociada a le

Somegie

par saverghene de più ...

 

FRANCA SEMI

"Gli Ospizi di Venezia",

 pag. 164, Venezia 1984