L'Arte dei
ternieri e casaroli
radunava gli artigiani che vendevano olio alimentare, miele,
formaggi, carni suine fresche e salate. Era vietato l'acquisto
all'ingrosso, tranne che per il miele; non era inoltre consentita la vendita
ambulante ed anche severamente proibita era l'usanza dei commercianti di
uscire dal proprio stazio (bottega) per condurre i clienti dentro
il negozio. Oltre alla zona di Rialto, anche sull'attuale area dei
"ex giardinetti reali" posta alle spalle di Piazza San Marco, si allineavano
all'intorno le 65 botteghe che formavano la casaria alle quali si
aggiungevano altri 30 inviamenti (rivendite fisse) sparsi per la
città.
La statistica del 1773
contava 207 capimaestri, 15 garzoni, 20 lavoranti; 57 botteghe |